2016-10-29

Telerilevamento Low-Cost - Intervista ad Amedeo Lepore - Helios ReturnToHome

 HeliosRTH - operazione "Colombo"  :)

Intervistiamo oggi l'ingegnere Amedeo Lepore, project manager di "HeliosRTH", un'idea secondo noi geniale, relativa alla raccolta di dati soprattutto per la meteorologia, e che è stato presentata alla recente "Maker Faire 2016" di Roma.

Come nostro solito, poniamo ad Amedeo una serie di dieci domande.

Domanda 1)  Amedeo, puoi descriverci la vostra idea, che poi è diventata realtà ?

HeliosRTH - inizialmente semplicemente Helios (in varie versioni Helios, Helios 1.1, Helios 1.2 etc)
è nato come un progetto didattico già qualche anno fa.
Volevo interessare i miei alunni allo studio dell'Informatica, della Fisica, della Matematica, usando tecniche di Edutainment (https://it.wikipedia.org/wiki/Edutainment) e con loro ho cominciato a inviare sonde con sensori di vario tipo.
Abbiamo sempre recuperato capsule e dati - grazie a dei tracker gps - in zone piuttosto impervie della Puglia e della Calabria...
Dopo queste avventure abbiamo cominciato a pensare a come fare per recuperare le nostre capsule in modo più semplice evitando lunghi e costosi tempi di spostamento.
Doveva essere la capsula a tornare da noi... e non noi a dover cercare la capsula!
Grazie al contributo di professionisti appassionati (fra i quali Pasquale Adobbato e Simone Bacci) che si sono uniti al team siamo riusciti a realizzare il nostro sogno!
 

Domanda 2)  Quanto è durata la preparazione di questa idea ?

Se consideriamo solo l'ultima iterazione, HeliosRTH ha richiesto 3 mesi di preparazione.  Ma il progetto è nato da una esperienza pregressa accumulata in anni di esperienze. 
 

Domanda 3)  A che quota siete arrivati ?

Circa 30.000 metri con l'ultimo lancio. Ma con altri lanci abbiamo toccato i 35.000
 

Domanda 4)  Quanto è durato il volo ?

L'ultimo lancio è durato meno degli altri perchè la capsula ha percorso il primo tratto in picchiata ad una velocità molto alta.  Circa 4 ore e mezza. 



Domanda 5)  A che quota sono partiti i motori per il ritorno ?
 
Non ci sono motori!!! La capsula è un aliante privo di motori in grado di planare verso il punto desiderato. Non appena la densità dell'aria lo consente l'autopilota agisce sui servi collegati agli elevoni e orienta il sistema verso il punto di rientro.
 

Domanda 6)  A che distanza da voi è atterrato ?

Avevamo programmato un atterraggio "a elica".. doveva atterrare entro una circonferenza di raggio 100 metri da un punto prefissato. E' atterrato a circa 60 metri dal punto predefinito!



Domanda 7)  A che punto di quota avete ricevuto notizie dall'alto ?

Poco più di 1000 metri di quota. La rete GSM non è sempre affidabile.
 

Domanda 8)  Il volo di ritorno è stato completamente automatico ?

Assolutamente! Questa è la cosa che ha reso unico il progetto! Molti altri sono stati nella stratosfera... Ma noi siamo ritornati in automatico! 
 

Domanda 9)  Come si chiama l'oggetto che è tornato ?

Lo abbiamo chiamato Colombo perchè ci ha aperto un "Nuovo Mondo".
 

Domanda 10)  Potremo assistere ad un volo ?

Certamente! Sarà un vero piacere avervi con noi... E non come ospiti... ma come parte del team... 
E' un progetto didattico e abbiamo bisogno del contributo di tutti!
Abbiamo ricevuto contatti da diversi sponsor interessati a finanziarci per cui sicuramente il prossimo anno effettueremo più di un lancio. Tenete d'occhio il sito HeliosRTH.com per conoscere le date e i luoghi.



Ringraziamo Amedeo Lepore per la sua disponibilità, sperando di poter fare insieme al suo team un "selfie dall'alto"  :)


A presto

BobMaX

2016-10-16

Intervista a Simone Cortesi - OpenStreetMap Italia

Roberto(BobMaX)Angeletti  e  Simone Cortesi


Incontriamo Simone Cortesi, di OpenStreetMap Italia, durante l'evento "MAppiaM" a Roma, per la mappatura del parco dell'Appia, nella conferenza di inizio lavori nella facoltà di Lettere dell'Universita degli Studi "La Sapienza".

Prendiamo l'occasione per fargli una serie di domande riguardanti OpenStreetMap, la sua storia, la sua evoluzione, ed i suoi sviluppi futuri.


Prima domanda: Come (e in che anno) hai iniziato ad occuparti di OpenStreetMap?  Qual è stata la tua "molla scatenante"?

Risposta di Simone Cortesi:  
OpenStreetMap, come lo conosciamo oggi, non era ancora nato, era un sito web, un blog, una sorta di presentazione di quello che sarebbe diventato OpenStreetMap in futuro. Steve Coast aveva bisogno di "compagni di viaggio" per avviare questa avventura di creare una mappa libera del mondo, costruita un pezzo alla volta. A me servivano dei dati per l'Italia, e quindi sono entrato in contatto con lui, dopo una ricerca su internet che mi aveva portato al suo sito.

Seconda domanda: Ti saresti mai immaginato, in quel momento, che OSM sarebbe diventata in un certo senso la "Mappa Libera (non) Ufficiale del Mondo"?

Risposta: Non esiste una "mappa ufficiale del mondo". Esiste varie mappe che raccontano storie diverse, versioni diverse dello stesso Mondo. Pensa che, persino nell’Italia di oggi, esistono controversie territoriali fra comuni confinanti. E il Paese è in clima di pace.

Terza domanda: A che livello di diffusione è arrivata OSM? Sinceramente, in giro vedo circolare ancora mappe "(non) ufficiali" di vari comuni, turistiche e non, non basate su OSM, all'interno di negozi, alberghi, per strada.

Risposta:  Ci sono due tipi di diffusione di una mappa:

1) Osm è molto diffuso in molte regioni del mondo, è molto aggiornato e molto dettagliato.

2) Chi diffonde la mappa la ritiene attendibile, il che vuol dire che o hanno costruito loro direttamente i dati che la compongono o hanno modo di scaricare la responsabilità per quanto riguarda il suo utilizzo.

Per questo motivo, per avere una comune base di conversazione, vengono create quelle carte che in italia si chiamano “carte tecniche” edite dai vari organi di governo

Quarta domanda: Per quanto riguarda la mappatura dell'emergenza, abbiamo visto che sempre più spesso si parla di OSM (ma soprattutto si agisce), vero?

Risposta: E' vero. Il primo caso HOT, nel 2009 è stato per l'emergenza umanitaria relativa ai territori della Striscia di Gaza, ed in quel caso comprammo come OSM dall'Inghilterra, le foto aeree. Poi, il tutto si è evoluto arrivando a coprire decine di interventi di mappatura spot in giro per il mondo, interventi che coinvolgono anche migliaia di persone.

Quinta domanda: A che punto di dettaglio pensi si possa e debba arrivare su OSM ? Dove occorre fermarsi? C'è un limite fisico al caricamento di troppi dettagli? Penso ai civici.

Risposta: I civici sono un livello di dettaglio basso, un dettaglio grossolano. Il problema è l'editing.  Tutti i dati complessi hanno dei legami reciproci che sono difficili da seguire per tutti i mappatori, che possono essere interessati a determinati aspetti piuttosto che altri. Questa è la vera difficoltà nel caricamento e aggiornamento di dati a livello di dettaglio maggiore. Servono editor software che gestiscano questa complessità, aiutando gli utenti a modificare solo i dati cui loro sono interessati.

Sesta domanda: OpenStreetMap è una mappa 2D. Pensi sia giusto poter estrapolare un 3D, oppure si forza troppo la natura di OSM?

Risposta:  Sta diventando sempre più 3D, indipendentemente dalle intenzioni originali. Era nato 2D, solo per le strade, e questo già sembrava un obiettivo enorme da raggiungere: il grafo stradale del mondo intero. Poi è diventato qualcosa d'altro, contenendo sempre più "tag" connessi.  Google Earth allora neppure esisteva e si chiamava "buco della serratura" ovvero KeyHole, prima che la comprasse Google. Noi ci passavamo gli SHP file a mano, e non c'erano editor on line massivi e paralleli. Era un lavoro improbo, ma poi sono venute le modifiche online REST, mutuate dallo sviluppo web del cosiddetto “web 2.0”.

Settima domanda:  Per quanto riguarda gli edifici, pensi sia giusto e auspicabile memorizzare alcuni dati base, come altezza e tipologia copertura (tetto spiovente una falda, due falde, a cuspide, a terrazza), numeri civici, posizione dell'ingresso, tipo di affaccio?

Risposta: Questo tipo di tag è già presente, anche se non ben pubblicizzata e gestita dagli editor.

Ottava domanda: Quale dovrebbe essere l'utilizzo principale di OpenStreetMap?

Risposta: Qualunque. Soprattutto quelli che non immaginavamo.

Nona domanda: Cosa ne pensi di OpenStreetMap come supporto alla pianificazione
territoriale partecipata? Si potrebbe fare "politica" o "giornalismo" tramite OSM?

Risposta: Giornalismo sicuramente sì. Per l'aspetto pianificazione di per sè no. Come base per la pianificazione sicuramente sì, come carta di fondo su cui fare visualizzazioni e simulazioni di come gli interventi proposti impatterebbero.

Decima domanda: Conosci "Cesium", il globo open source basato su WebGL, che molti indicano come il successore di GoogleEarth ?  Troppo complesso per poter essere una "killer application" di supporto insieme a OSM ?

Risposta: Lo conosco di nome e ho visto un po’ di demo, ma è troppo complicato per me svilupparci sopra.

Ringraziamo Simone Cortesi per la sua disponibilità.
Comunque, ci rivela un'ultima cosa importante che riguarda OpenStreetMap: proprio qualche giorno fa ha firmato un accordo con il CAI, che renderà disponibili i suoi dati su OSM.  Simone ci rivela che è un progetto a cui ha lavorato da 12 anni, ed è stato sempre il suo sogno, quello di avere i percorsi disponibili nella mappa. La mappa libera del mondo.

Buon viaggio Simone,  e un augurio di non perderti nei meandri di una mappa.  In caso, leggi un buon libro in proposito    :)




A presto


Link utili (a Simone e altri):   



2016-10-11

MapWindow 5 - a Fast and Furious GeoInfoSystem for All of us, Finally ! It was time !

MapWindow 5    vs   QuantumGIS  2.0.16   redraw time with a BIG  SHP ,  with 800k  records.





MapWindow 5    vs   QuantumGIS  2.0.16  open Atrribute Table ,  with 800k  records.



MapWindow 5  is a GeoInfoSystem  program   Open Source  and Free.

To kow more about MapWindow 5, take a look at its web site page:   http://mapwindow.com/


http://mapwindow.com/



But, over all, download it and test it.   :)   from here:

https://github.com/MapWindow/MapWindow5/releases


I am sure, after your test, you will change your default current Open Gis.   ;) 

Some word about updating.   MapWindow 5 has an updating mechanism when exit.  In fact, quitting MapWindow 5,  if a new version is present on server, a panel appears, that alerts the user that is being downloaded a new version. Then, install the new begins, with no effort from the user. A good world :)




Do you remember the "minidump" panel on exit of a famous other gis?   Well, forget it !   

And Take note:  MapWindow 5  does not contain any palm oil !   ;)
 

About, programming  MapWindow 5 :   it is written in DotNet.    Sure, this will will turn up their nose to  
C ++ programmers.  But, really  DotNet is changing, from  "hateful and closed"   to  "nice and open"  :)
About this, look at this:  https://github.com/Microsoft/dotnet 


This is a short video that shows how to start programming MapWindow 5.



Furthermore,  I have  MapWindow 5  successfully running on my MacOSX.    So, who cares of what language it uses ?   I have another kind of dislikes, much more human, lately.  :)


 

To finish, I show you the video presentation of previous MapWindow version, where Dan Ames, project manager of MapWindow, explains the program and its possibilities.  Good vision  :)




A presto